domenica 5 settembre 2010

something on your mind

Una delle cose che mi manca di più è l'effetto sorpresa. Posso contare sulle dita di una mano i dischi che mi hanno fatto balzare sulla sedia negli ultimi cinque o dieci anni e quasi tutti erano ristampe o semplicemente album vecchi che non avevo mai sentito prima. Troppo ingeneroso con la musica odierna? Probabile, ma non importa, qui si sta discutendo dell'effetto sorpresa e quello è ancora più raro dei dischi belli. Sì, perché non solo il disco deve essere superbo alle mie orecchie ma deve anche farmi scattare una sorta di dipendenza, obbligarmi a schiacciare il tasto repeat (o meglio, farmi alzare per spostare la puntina indietro), evocare la solita vecchia domanda: come ho fatto a vivere fino ad ora senza? Di solito è un pezzo in particolare a farmi sentire senza difese, negli ultimi tempi mi è successo con "Something in the air" di Thunderclap Newman, poi con "Man next door" di Dennis Brown, "Sweet thing" di Van Morrison, "Nothing but a heartache" delle Flirtations e qualche altro. Un paio di mesi fa, è toccato a "Something on my mind" di Karen Dalton, cantante che conoscevo di nome ma di cui ignoravo la grandezza. È bastato un ascolto solo e per riprovare quella sensazione, l'effetto sorpresa, l'impressione di trovarsi davanti a un miracolo. Al di là della musica, bellissima per i fatti suoi, è la voce della Dalton il vero mistero, "la Bille Holiday del folk" l'hanno definita. Come spesso succede (e come la sua collega jazzista) ha avuto una vita difficile, caratterizzata da una dipendenza da alcol e droghe che l'ha ammazzata a 55 anni, con soli due dischi come testamento. A volte non serve altro: per referenze chiedere a Bob Dylan, Devendra Banhart, Joanna Newsom, Fred Neil e moltissimi altri che da quei due album hanno pescato a piene mani per comporre i propri. Intanto comprate "In my own time" e regalatevi l'ebbrezza del genio.

Yesterday any way you made it was just fine,
So you turned your days into night-time,
Didnt you know, you cant make it without ever even trying?
And something's on your mind, isn't it

Let these times show you that you're breaking up the lines,
Leaving all your dreams too far behind,
Didn't you see, you can't make it without ever even trying?
And something's on your mind.

Maybe another day you'll want to feel another way, you can't stop crying,
You haven't got a thing to say, you feel you want to run away
There's no use trying, anyway.
I've seen the writing on the wall,
Who cannot maintain will always fall,
Well, you know, you can't make it without ever even trying.

And something's on your mind, isn't it
Tell the truth now, isn't it
And something's on your mind, isn't it