giovedì 13 gennaio 2011

frammenti di vita



In attesa di un'illuminazione e di qualche episodio divertente e di cui valga la pena parlare, tanto per tenere calde le dita ecco a voi un riassunto dei miei ultimi 15 giorni musicali. Era un po' di tempo che non compravo così tanti dischi, vecchi e nuovi, e il recente viaggio a Marsiglia ha contribuito anche a farmi ritornare la voglia di spulciare tra i vinili di un negozio dell'usato con una selezione che non comprenda solo Dalla, Baglioni, De Gregori, Queen, Michael Jackson e Supertramp. Ovviamente a dieci euro l'uno perché "sai, sono dischi vecchi, non li fanno più". Non li fanno più perché ne hanno venduti 30 milioni di copie e quindi anche mio nonno ne ha una in casa, dovresti essere tu a pagarmi per portare via "Breakfast in America" e "Thriller"...
Beh, tornando a Marsiglia, la spesa è stata ricca e discretamente contenuta, un centinaio di euri per una dozzina di dischi, nulla di realmente raro o incredibile ma buone copie di Roxy Music, Patti Smith Group, Iron Butterfly e Brian Eno, tanto per dire. Quanto basta per appuntarsi mentalmente gli indirizzi dei negozi e progettare un nuovo viaggio quanto prima.
Al ritorno a Milano, solito giro dai pochi spacciatori di vinile e qualche piccola chicca tipo "Rituals", 12" dei Bush Tetras e un Dream Syndicate sigillato. Oltre a Dalla, Baglioni, De Gregori, Vasco Rossi... Un giorno farò un post su quali sono i tre dischi che puntualmente non mancano da nessun rivenditore di vinili. A pensarci bene, al momento credo che nessuno batta Edoardo Bennato con la tripletta "Uffà uffà", "Sono solo canzonette" e "È arrivato un bastimento". Fra un po' ne compro una copia per sfinimento.
Per chiudere un paio di segnalazioni che faccio di cuore e gusto. La prima va alla splendida ristampa di tutto il materiale inciso dai Detonazione, gruppo di inizio ottanta di Udine, uscita per la Sometimes Records di Roma: post-punk spigoloso e con un grande sax in evidenza, cantato in italiano e una media compositiva molto alta per il periodo. Inutile ricordare che i dischi originali sono introvabili. Fatevi il favore e procuratevelo (magari anche con quello degli Starfuckers, altra pregiatissima ristampa sempre targata Sometimes). Per informazioni: www.sometimesrecords.com
L'altra segnalazione di merito va a un gruppo milanese (almeno di adozione) in cui militano un Fine Before You Came e una ex Agatha - che poi sono gli unici due che conosco personalmente direi, gli altri arrivano da Dummo e Hot Gossip - e che si chiama Verme. Lo trovate qui (http://verme666.wordpress.com), insieme a tre EP in download gratuito, tutti molto belli e consigliati. Le copertine digitali di questi dischi che non esistono (forse solo su cassetta?) sono degli omaggi ad altrettante band e album che denotano buon gusto, umorismo e lampi di genialità.
Il primo disco, "Un verme resta un verme" è un ripoff di GI dei Germs - io avrei momentaneamente chiamato il gruppo Verms e intitolato il disco "VI", Verms Incognito, ma chissenefrega direte voi. Il secondo si chiama "Vai Verme vai" e scippa la cover a "Boys don't cry" dei Cure, primo disco americano del gruppo di Robert Smith e infine l'ultimo, roba di qualche giorno fa, è "Bad Verme", con chiaro richiamo al logo dei Bad Religion. Insomma, in Italia succedono anche belle cose oltre a quelle che tutti conoscete bene.