mercoledì 11 agosto 2010

kossiga con la kappa


Quando sarà la sua ora, pare tra non molto, prima di partire coi coccodrilli, le rivalutazioni, le frasi di circostanza, i discorsi tipo "sì, ma in fondo taldeitali è peggio", il solito buonismo d'accatto e via di questo passo, ricordatevi di queste perle uscite dalla sua bocca. L'ultimo tassello di una carriera passata a mentire, depistare e rovinare questo orrendo paese in cui ci tocca vivere: "In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciar fare gli universitari, ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì".